Introduzione e Caratteristiche Esclusive Principali
Il nuovissimo SSD Intel 510 (Elmcrest) monta al suo interno un controller prodotto dalla Marvell (88SS9174-BKK2). A primo impatto questo fatto ci ha creato alcune perplessità, in quanto è molto raro che Intel adoperi sulle sue unità storage controller prodotti da altri brand. E’ altresì vero che questo controller prodotto dalla Marvell è assemblato su altri SSD prodotti sia dalla Crucial o dalla Corsair. Ricordiamo che Crucial è il brand con cui Micron Technology commercializza i suoi prodotti; come noto Micron è in joint venture con Intel (IMFlash) e non ci stupisce vedere soluzioni comuni ad entrambi i brand. Allo stato attuale sono pochi i controller SSD con supporto all’interfaccia Sata 6Gb/s: oltre al già citato Marvell, troviamo il noto Sandforce SF-2200 e il Sandforce SF-2500 (destinato ad Enterprise). Con buone probabilità Intel sta lavorando ad un proprio controller Sata 6Gb/s, ma nel frattempo ha deciso di commercializzare questo SSD, con controller di terze parti, per non rimanere troppo indietro rispetto alla concorrenza e beneficiare delle potenzialità della nuova interfaccia. Tuttavia, rispetto a questo argomento, facciamo notare che alcuni produttori di controller sottolineano opportunamente che su queste unità storage, oltre al controller stesso, un altro componente molto importante è il firmware. Nel caso del 510 il firmware è completamente sviluppato ed ottimizzato dalla Intel stessa. Infine per dipanare le nostre perplessità, risulta essere molto interessante una ricerca effettuata da un sito specializzato francese (hardware.fr), il quale certifica che l’affidabilità dei prodotti Intel risulta essere la migliore in assoluto rispetto ai concorrenti, con solo lo 0.59% di prodotti restituiti alla casa produttrice in seguito a rotture o difetti, oltre un punto percentuale al di sotto delle aziende concorrenti. Non sono inclusi ovviamente in questa ricerca gli ultimi 510, ma Intel garantisce come al solito un’affidabilità assoluta per tutti i suoi prodotti.
Riguardo al controller Marvell 9174, ricordiamo che è accoppiato con ben 128MB (DDR3-1333 SDRAM) di memoria prodotte dalla HYNIX, rispetto a questo facciamo notare al lettore che allo stato attuale sul mercato non esiste un drive prodotto da Intel con una simile dimensione di memoria disponibile; va da sé che i miglioramenti prestazionali risulteranno evidenti.
Le memorie NAND presenti nell’Intel 510, con 5.000 cicli di scrittura dichiarati, sono prodotte dalla IM Flash Technologies. I moduli MLC sfruttano il processo produttivo a 34nm, una scelta importante da parte di Intel dal momento che il processo a 25nm è già in stato avanzato. La scelta di restare sui 34nm potrebbe derivare da diversi motivi, sia a livello di affidabilità che a livello di performance, a discapito del prezzo inferiore per GB che teoricamente si può ottenere con il nuovo processo produttivo. Ad ogni modo nella roadmap Intel sono già schedulati SSD a 25nm destinati al segmento Enterprise, quindi probabilmente l’unico vero motivo è dovuto al tempo necessario per sviluppare dei prodotti completamente affidabili e performanti, come da tradizione Intel. Le memorie NAND dell’Intel 510 da 250 GB sono disposte in 16 moduli con una capacità di 16GB ognuna, per un totale di 256GB. Lo spazio a disposizione reale in questo drive corrisponde però a 232GB utilizzabili, conseguentemente possiamo evincere che lo spazio dedicato all’overprovisioning è di circa 18GB, pari al 7% del totale fisico.
Riguardo a questo, nonostante i 5.000 cicli di scrittura dichiarati e i 3 anni di garanzia concessi da Intel ai propri clienti, su questo disco contrariamente ad altri drive dotati di controller diverso (SandForce) è fortemente consigliabile tenere monitorata sia la spare area (area in cui il controller provvede ad allocare informazioni ridondanti per preservare l’affidabilità e l’usura delle celle) sia il wear leveling (livello di usura delle celle) questo perché, come è risaputo i blocchi di memoria NAND sono costantemente in movimento dentro e fuori la spare area, quindi in questo caso si potrebbe generare il fenomeno del write amplification che aumenta le operazioni di spostamento dei blocchi di memoria incrementando l’usura delle celle, inficiando le prestazioni del drive.
Ovviamente l’SSD Intel 510 supporta pienamente la funzionalità TRIM del Sistema Operativo Windows 7, la quale consente una massima ottimizzazione prestazionale del disco in scrittura.